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Si avvicina il 24 dicembre e sei già in ansia per la scelta dei vini per la vigilia di Natale? Non ti preoccupare, ti aiuto io!
Il menù di pesce per il cenone della vigilia di Natale è un must per molte famiglie italiane, ecco perché questa volta mi concentro su questo tipo di menù. Mi raccomando la scelta dei vini è fondamentale per fare bella figura!
Non so te ma da piccola aspettavo con ansia il pranzo di Natale e sopportavo stoicamente il cenone del 24.
(Del mio rapporto conflittuale con i cibi a base di pesce già lo sai, se ci segui da un po’).
La cena della vigilia rappresentava per me l’avvicinarsi al Natale, alla mezzanotte e all’apertura dei regali, o al momento di andare finalmente a letto così Babbo Natale avrebbe potuto fare il suo “sporco lavoro” e portarmi i doni. Il giorno dopo, il pranzo di Natale era l’apoteosi dei miei gusti di bambina, soprattutto con la carne. A proposito, se sei in cerca di un menù per il 25 questa potrebbe essere un’idea.
Il cenone della vigilia ha cominciato ad avere un’attrattiva col passare degli anni, quando in pratica anche il pesce ha cominciato a incuriosirmi.
Bando alle ciance, fuori il menù e i vini per la cena della vigilia di Natale!
Quest’anno per la cena della vigilia di Natale abbiamo pensato a questo menù:
- Antipasto: Capesante gratinate al forno
- Primo: Spaghetti con le vongole
- Secondo: Frittura di pesce
- Frutta fresca e secca
- Dolci: struffoli, panettone, pandoro, torrone e chi più ne ha più ne metta!
E adesso vediamo i vini da abbinare per far esaltare le pietanze ed esultare le papille gustative.
Primo: Spaghetti con le vongole e Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico DOC
Yara ha scelto il Verdicchio dei Castelli di Jesi per gli spaghetti con le vongole per dare una sferzata di freschezza ed energia ad un classico piatto della tradizione italiana, perché spesso le piace sperimentare nuovi abbinamenti e sapori.
Questo Verdicchio è un vino intenso, consigliato se ti piacciono i bianchi dal carattere deciso, ottimo per un intero pranzo di pesce.
Il Verdicchio dei Castelli di Jesi
Originario delle Marche ed in particolare della zona di Jesi, il verdicchio rappresenta il territorio e la sua vocazione, oltre ad essere uno dei primi vini trasportati in anfora verso la Grecia.
È un vitigno che predilige le colline e i monti marchigiani, con i suoi filari e i suoi fiumi, le imponenti dorsali appenniniche dal suolo ricco di calcare e arenarie, gesso e marna argillosa.
Il verdicchio infatti non gradisce particolarmente altre collocazioni o zone vitivinicole al di fuori del suo territorio d’origine e trasportato al di fuori delle Marche non dà risultati rilevanti.
La buccia del verdicchio è caratterizzata da un vivace colore verde-giallo, che richiama il nome del vitigno e delle sue peculiarità, che lo rendono un vino dal deciso nerbo fresco-sapido, ottimo nell’abbinamento con svariate preparazioni a base di pesce e carni bianche cucinate in modo semplice e servite fredde o in insalata.
Cerchi un altro abbinamento per gli spaghetti alle vongole? Lo puoi trovare qui.
Secondo: Frittura di pesce e Modena Pignoletto Spumante Brut DOC
La frittura di pesce piace anche ai bambini, è facile da mangiare e se ben fatta è una goduria per tutti. Personalmente l’annaffio di limone, ma il limone lo metterei dappertutto quindi non seguire i miei consigli… Piuttosto parliamo di cose serie, per l’abbinamento della vigilia di Natale Yara non ha avuto dubbi, per la frittura di pesce: Spumante!
Modena Pignoletto Spumante Brut DOC
Solitamente poco caldo e di buona sapidità, è un vino versatile e rinfrescante, da gustare in compagnia.
Offre aromi e sapori piacevoli e delicati e può essere prodotto fermo, frizzante o spumantizzato ed è ideale per aperitivi e antipasti di pesce, fritture e primi piatti di pesce non troppo elaborati.
Tipico della provincia di Bologna, (Colli Bolognesi Pignoletto DOCG) ma molto diffuso in tutta la regione, il Pignoletto è un vitigno a bacca bianca imparentato con il grechetto gentile, anche se le sue origini sono tuttora in discussione.
Riconosciuto e apprezzato in tutto il territorio dell’Emilia Romagna, il pignoletto trova l’ambiente ideale tra le colline di Bologna, Modena, Imola e Faenza, spingendosi fino alla pianura, tra il Reno e il Panaro.
Tre le DOC dedicate al Pignoletto: Modena, Reno e Colli di Imola.
Scegliere i vini per la cena della vigilia di Natale: il tuo parere
Ecco qua il menù e la scelta dei vini è fatta. Se con questi piatti vuoi fare abbinamenti diversi, scrivilo nei commenti e ne parliamo insieme. Oppure dicci che cosa mangi di solito per il cenone e magari l’anno prossimo sarà il tema di un nuovo articolo 😉
Schede tecniche
Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico DOC
Vino bianco
10° / 12°
temperatura di servizio
- Colore: giallo paglierino con riflessi verdognoli.
- Fruttato e intenso al naso, libera aromi di pera, mela, pesca bianca, biancospino e fiori di acacia a cui spesso seguono tracce di erbe aromatiche, agrumi e decisa mineralità sul finale.
La freschezza è la vera protagonista del sorso, accompagnata da buona struttura e morbidezza, a cui segue una netta e caratteristica sapidità e una chiusura dai ricordi di mandorla amara. - Abbinamenti consigliati: ottimo con la cucina di pesce in genere, dai primi piatti semplici a quelli più elaborati, secondi alla griglia o al cartoccio, brodetti, antipasti di mare, vongole e cozze, crostacei e formaggi freschi.
Modena Pignoletto Spumante Brut DOC
Spumante
6° / 8°
temperatura di servizio
- Colore: giallo paglierino chiaro dai riflessi verdognoli.
- Offre un perlage vivace, aromi floreali e fruttati, che vanno dal biancospino ai fiori di acacia e sambuco, seguiti da croccanti sentori di mela verde e pesca bianca, impreziositi a volte da lievi note di pasticceria. Al palato è fresco e piacevole, con un sorso ben disteso e beverino.
- Abbinamenti consigliati: splendido vino da aperitivi, antipasti e piatti delicati, primi piatti di pesce, pesce alla griglia o al forno, tigelle con salumi, torte salate alle verdure e formaggi freschi.